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Maledetta la terra

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di Erri De Luca

5decemb1 “Maledetta la terra”, dice la divinità a Adàm, ultima creatura uscita dai sei giorni dell’opera.

Maledetta la terra: non è una condanna, ma una dolente constatazione. Dopo il frutto della conoscenza di bene e di male, che ha accresciuto le facoltà umane, Adàm non si contenterà più del prodotto spontaneo del suolo. Moltiplicherà gli sforzi su di esso per estrarne maggiore prodotto, ricavarne profitto. Asservirà la terra che così sarà maledetta dallo sfruttamento delle risorse, dal sudore della fronte. La divinità avvisa Adàm: stai attento al suolo, prendine cura o te lo ritroverai intossicato.

In altra parte del racconto iniziale si pronuncia la consegna della terra a Adàm: “Per servirla e custodirla”. I due verbi dell’ebraico antico sono gli stessi del culto dovuto alla divinità, anch’essa da servire e custodire. I traduttori aggirano l’uguaglianza dei due verbi, ma così stanno le cose nella scrittura sacra: Adàm e la sua specie stanno tra terra e cielo e a loro spetta opera di congiunzione. Servire e custodire la terra, servire e custodire il cielo.

Sulla scorta di questa responsabilità’ s’intende meglio la consegna del sabato. In ebraico vuol dire cessazione. È visto dalla parte della terra che smette di essere lavorata e non dalla parte dell’uomo che ci fa festa sopra. Perché il sabato è diritto che sale dal basso e garantisce prima di tutto il riposo della terra. Le spetta un giorno su sette, un anno su sette. Il sabato non appartiene all’ uomo ne’ alla divinità, il sabato spetta alla terra.

È il riconoscimento che siamo ospiti, non padroni di casa. È il rispetto dovuto al luogo comune e non licenza di schiamazzo. Dimenticare il sabato, profanarlo è arroganza di conquistatori che asserviscono lo spazio e il tempo.

Nel sabato neanche si poteva accendere un fuoco, perché pur’esso è vita della terra. Perciò il sabato e’ santo, tempo staccato e separato dal resto dei giorni.  Sta a punto di contatto tra la terra e il cielo.

Dal sabato ignorato, calpestato come un giorno qualunque, proviene la licenza di aggressione all’ambiente, la sua maledizione sotto lo sfruttamento.

(se qualcuno fosse interessato a qualche informazione di carattere più tecnico sul grosso problema della terra/ suoli, può vedere quanto ho scritto su NI in occasione della giornata del suolo del 2012: http://www.nazioneindiana.com/2012/12/05/la-terra-con-t-minuscola/, che purtroppo resta attualissimo; GS)

Questo è un articolo pubblicato su Nazione Indiana in:

Maledetta la terra


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